domenica 7 settembre 2008

siamo tutti Dante De Angelis

Di seguito pubblichiamo il volantino redatto da Comunisti Uniti in occasione dell'assemblea su lavoro e sicurezza svoltosi a Roma il 5 settembre scorso, e le dichirazioni di Oliviero Diliberto e di Dino Tibaldi a proposito dell'attacco ai lavoratori.

DILIBERTO: MACCHINISTA LICENZIATO, TRENITALIA RITIRI LICENZIAMENTO

Trenitalia ha aspettato Ferragosto per licenziare la seconda volta Dante De Angelis, macchinista delle Ferrovie e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. E' un provvedimento antisindacale. In un sussulto di lucidita' il vertice di Trenitalia ritiri quel licenziamento'. Un dipendente che lavora per la sicurezza dei viaggiatori, il primo patrimonio di un'azienda come Trenitalia dovrebbe avere altro trattamento dall'azienda. I Comunisti Italiani si mobiliteranno a favore di Dante De Angelis con azioni di sostegno in tutta Italia.


Tibaldi: Fs. Licenziamenti per indebolire potere dei lavoratori
"Il licenziamento di De Angelis è una scelta politica precisa di Fs per indebolire il potere contrattuale di tutti i lavoratori, in particolare per quanto riguarda la sicurezza”. Lo ha dichiarato Dino Tibaldi, responsabile Lavoro del Pdci, intervenendo all’incontro pubblico contro il licenziamento del macchinista De Angelis. “Oggi le Fs, durante la trattativa su macchinista unico e sul futuro delle ferrovie, buttano sul tavolo un pacchetto di licenziamenti come ai tempi dei padroni del vapore. Inoltre aggiungo che è scandaloso che il licenziamento di un Rls che ha fatto il proprio dovere sia stato ordinato da un ex sindacalista come Moretti che, che nelle occasioni pubbliche esprime cordoglio per i morti sul lavoro e poi in pratica licenzia chi si occupa di sicurezza. Sarebbe necessario a questo punto che la trattativa venisse sospesa e fosse proclamato uno sciopero per chiedre l’immediato ritiro dei licenziamenti di De Angelis e degli altri ferrovieri di Genova”.



SIAMO TUTTI DANTE DE ANGELIS!
Il giorno di ferragosto il macchinista e RLS delle ferrovie Dante De Angelis è stato licenziato, con comunicazione verbale e richiesta di intervento della Polizia Ferroviaria per allontanarlo, mentre si apprestava a prendere regolarmente servizio presso il Deposito di Roma S.Lorenzo.

Questo è un chiaro atto di rappresaglia perchè Dante, proprio in quanto rappresentante della sicurezza dei lavoratori, aveva espresso questa estate delle fondate perplessità sui livelli di sicurezza e manutenzione riguardanti gli Eurostar in dotazione a Trenitalia in riferimento ad alcuni recenti incidenti (per fortuna senza conseguenze gravi) accaduti agli ETR.
Con questo ennesimo attacco ai lavoratori più combattivi, Trenitalia mira a creare un clima di paura favorevole per l’azienda al suo tentativo di introdurre il “macchinista unico” con l’obiettivo di tagliare massicciamente personale. Una scelta che inevitabilmente produrrebbe un maggiore rischio per l’aumento dei carichi di lavoro a cui sarebbe sottoposto ogni singolo macchinista con conseguente aumento dei rischi per la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri.
Dante De Angelis aveva già subito un altro licenziamento politico nel marzo 2006 dopo una sua documentata denuncia e il suo legittimo rifiuto nei confronti di sistemi antidiluviani come il PUM (abolito addirittura nel 1939 e reintrodotto nel 2002!) utilizzati dall’azienda, anche quelli, al solo scopo di ridurre il numero di lavoratori da impiegare sui treni.
Dante era stato reintegrato dall’azienda solo dopo alcuni mesi di grande mobilitazione sindacale, politica e di opinione pubblica.

Il gruppo di “Comunisti Uniti” del Lazio esprime piena solidarietà a Dante De Angelis e massimo sostegno ad ogni iniziativa o campagna che verrà messa in campo per il suo reintegro.
Dante è il rappresentante per la sicurezza che ogni lavoratore vorrebbe avere al suo fianco!

E’, d’altronde, ormai da qualche anno che assistiamo alla ripresa, da parte di padroni e amministratori d’azienda, di atteggiamenti arroganti e intimidatori nei confronti dei lavoratori e dei propri legittimi rappresentanti.
I licenziamenti politici, soprattutto di RSU, cominciano ad essere numerosi dopo i casi più conosciuti alla FIAT di Pomigliano, Melfi e Termoli fino all’ultimo caso eclatante alla Piaggio di Pontedera. E tutto questo senza che si sia chiamato il movimento dei lavoratori a mobilitarsi al fianco dei delegati licenziati.
Questo clima di impunità, e rinnovata aggressività padronale, è uno dei frutti avvelenati del clima di cedimento e concertazione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni e che ha portato i lvoratori e le lavoratrici a cedere pian piano ogni diritto acquisito dopo anni di mobilitazioni e lotte senza ottenere in cambio nulla. Anzi, parallelamente a questo cedimento di diritti (che qualcuno, anche nei governi di centrosinistra, ha cercato di millantare come flessibilità “necessaria” e “moderna”) abbiamo perso gran parte del potere d’acquisto dei nostri salari e pensioni, abbiamo subito una precarizzazione impressionante e abbiamo visto aumentare le morti e gli infortuni sul lavoro.

Occorre riprendere immediatamente a mobilitarsi contro tutti i licenziamenti politici e fare del reintegro di Dante De Angelis un obiettivo comune di tutto il movimento sindacale e operaio.

REINTEGRO SUBITO PER DANTE E PER TUTTI I LICENZIATI POLITICI!

COMUNISTI UNITI LAZIO fotinprop 04-09-2008

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